Antonella Sagone è una delle mie autrici preferite. Oltre che tenere una rubrica periodica che cerca di sfatare alcune credenze dure a morire sull'allattamento materno (chi lo desidera può cercare
qui), ha scritto un saggio che per me è stato provvidenziale "La rivoluzione della tenerezza". Il legame col bambino ha bisogno di tenerezza proprio come la maternità e la paternità hanno necessità di riscoprire questo sentimento che riguarda le relazioni d'amore (le amiche Consulenti dei Metodi Naturali parlano spesso di tenerezza tra gli sposi).
Lisa è moglie e mamma. Non le è accaduto a caso, non ha optato per questa strada poiché non aveva altre aspirazioni, non è un'opzione di ripiego. Lei ha proprio voluto costruirsi una famiglia. L'autrice del famoso "Doc a chi?" racconta com'è arrivata a capire che fare le mamme è una vocazione che avrebbe il diritto di non essere seconda a nulla di quello che ogni donna vorrebbe per la sua vita.
Nicoletta Musso, assieme con il marito Davide Oreglia, con la collaborazione di Briiks, ha pubblicato il Manuale definitivo per l?intimità di Coppia che è un testo realmente fondamentale. Dopo aver letto questa fantastica pubblicazione e aversa suggerita ad amici e amiche, questo è l'ultimo passaggio: ascoltare le parole di Nicoletta.
Educare significa esserci in tutto senza togliere nulla ai figli, né le difficoltà, né le frustrazioni, né le tristezze. Cristina aveva quattro figli, quando poi ha accolto tra le braccia la sua splendida bambina speciale. Creatura angelica con enormi problemi di salute che è venuta a mancare dopo quasi due anni di amore incondizionato. Amare i bambini non è (solo) desiderarli prima di metterli al mondo (dicono infatti che i bambini voluti saranno più amati di quelli "capitati"), ma è comunque accoglierli sempre, in qualunque modo si presentino a noi e in qualunque modo siano. I bambini, infatti, non vengono a noi per soddisfare le nostre aspettative, ma per insegnarci ad amare. Le piccole creature sono lì per acquisire la bellezza dell'accoglienza dell'altro, superando i nostri limiti imposti da una cultura egoista in modo pressoché imbarazzante. Cristina è una cara amica che ha molto da insegnare in tema educativo.
Maria Pollacci è un'ostetrica da quando ha 20 anni. Adesso ne ha compiuti 97 e vuole ancora parlare di maternità, raccontare la sua professione, la sua missione. Il tutto condividendo anche una ricetta.
Susanna è una scrittrice, una mamma, una moglie. I suoi libri sono nati da vari desideri, tra i quali c'è quello di raccontare vicende umane semplici, ma profonde e vere. Abbiamo chiacchierato di tante cose, con Susanna: la vita, la maternità, i suoi libri, gli adolescenti, ma soprattutto abbiamo parlato di fiducia, di Fede, di affidarsi.
Antonio Morra è un giornalista che realizza conferenze su diversi argomenti connessi al fenomeno della pornografia. Racconta spesso che per aiutare i figli è necessario fare i genitori, oltre che esserlo. La cultura del consumo anche di corpi, distrugge i ragazzi e le ragazze, la loro sessualità e il rispetto reciproco al quale hanno il diritto di essere educati.
Ascoltarlo aiuta molto a farsi qualche domanda sul ruolo degli adulti.
I papà sono fondamentali. Me lo ricordano le mie figlie femmine, quando guardano al loro 'papo' e ne riconoscono la forza data dal suo essere uomo che si dà da fare per la famiglia e la sua sostanziale differenza da mamma. Mai come quest'anno abbiamo bisogno di padri, di papà affettuosi che facciano parte attiva della vita dei figli: sta a noi mamme consentire ai papà di esserlo, anche stando nei nostri spazi di mammitudine. Con il caro amico Pier Paolo Gobbi, infatti, abbiamo parlato di questo e tantissimo altro. Purtroppo il podcast dura solo un'ora perché avremmo dovuto registrare almeno altre due ore di Papitudine. Grazie Pier Paolo perché è stato chiaro e
ha lasciato un messaggio forte: i papà ci sono, esistono e sono ottimi!
Viva i papà!
ascolta o scarica il podcast"Motivo di contenzioso permanente": il cellulare potrebbe diventarlo, ma è possibile studiarsi un libro molto interessante che personalmente ho trovato formidabile, scritto dalla dottoressa STEFANIA GARASSINI (con invito alla lettura della professoressa Mariolina Ceriotti Migliarese).
Facciamolo il prima possibile e ricordiamoci:
- non siamo amici dei figli;
- rispettarli ed educarli implica dare spiegazioni ed essere fermi nelle proprie decisioni;
- se un figlio ci dovesse dire che siamo i genitori peggiori di questo mondo perché non gli acquistiamo il cellular che desidera, bisogna allargare le braccia e rispondergli: "Amore di mamma (o papà), hai perfettamente ragione. Siamo peggio di quello che speravi. Ti vogliamo bene e ti riteniamo troppo prezioso perché tu faccia tutto quello che fanno gli altri. Sono disponibile a spiegarti mille volte le regole educative che ho scelto e, se non ti vanno bene, sono costretta a risponderti che 'francamente me ne infischio'".
- sono stata additata come perfida almeno 86479 volte, dai miei figli, per mille ragioni. Sono sopravvissuta stando con loro, trattandoli da persone intelligenti e chiedendo loro un po' di comprensione. Superati i 17 anni mi hanno ringraziato.
Queste e altre questioni, con altrettante proposte.
Con Martina Carabetta abbiamo parlato di sonno infantile.
Ci siamo poste alcune questioni:
- i corsi per insegnare ai bambini a dormire sono utili?
- cosa serve a una mamma che sta per avere un bambino?
- dormire col bambino è per sempre?
- è normale aver bisogno di dormire con qualcuno?
Abbiamo nominato alcuni testi interessanti: "Genitori di giorno e di notte" di W. Sears (fuori commercio, forse si trova usato) che può essere sostituito da "Sogni d'oro" (La Leche League) e "Di notte con tuo figlio di J. McKenna; "La scientificazione dell'amore" di Michel Odent. Inoltre suggerisco "Besame Mucho" di C. Gonzalez e "Il bambino è competente" di J. Juul.
Io e la mia competente amica Valentina Muraglie abbiamo riflettuto sulla genitorialità.
Da anni, ormai, si delega l'educazione dei figli ad altri. Si parte dalla gravidanza staccandosi mentalmente dal contatto col proprio bambino e il proprio corpo, delegando la Medicina; si prosegue con la nutrizione e il sonno infantili delegando persino pagine o gruppi facebook (ce ne sono di assurdi intitolati alla presunta felicità dei figli se si seguono determinati metodi), si prosegue tra insegnanti ed 'esperti' che vengono nelle scuole a parlare di qualsiasi cosa...
Quindi? I genitori che posto hanno perso? Che posto devono riconquistare?
Chi mi conosce direttamente, sa che io non mi commuovo. Non sono una che mostra emozioni con facilità. Poi ho letto il
primo libro (sto iniziando il
secondo) di Cristina Righi e di suo marito, e non ho potuto fare a meno di sentirmi turbata per le parole che vi ho trovato. Cristina racconta dopo aver ascoltato tante coppie. Cristina accoglie. Cristina prega con gioia.
Grazie Signore perché continuo a conoscere persone che (mi) fanno del Bene.
Giulia Bovassi è preziosa bioeticista autrice di diversi testi interessanti tra i quali Guida bioetica per terrestri (che suggerisco). Ci parla di molti argomenti in modo semplice e molto chiaro, sapendo che quello che studia la bioetica dovrebbe essere impartito sin dai bamnchi di scuola.
Con la dottoressa Emanuela Lulli, ginecologa, abbiamo parlato di tantissime cose:
- salute femminile, tanto per cominciare,
- salute sessuale femminile,
- prevenzione della violenza maschile,
- salute riproduttiva, e tante altre cose.
I giovani hanno sete di verità, di sentimenti veri, di ardere il fuoco del vero amore: ecco perché i corsi di alcune delle mie colleghe (quelle del "godete che siete liberi di farlo" e "proteggetevi dalle malattie e dai figli indesiderati) non funzionano.
Per chi è onesto e vuole sapere di cosa parlare coi giovani.
L'attrice italiana Beatrice Fazi, che insieme a Pino Morandini ha condotto il
Festival per la Giornata della Vita Nascente, si racconta madre e moglie, tra paure, limiti, dubbi e grandi soddisfazioni nel constatare quanto i ruoli di madre e padre siano fondamentali per rendere i figli persone migliori dei genitori. Per questo e per aver toccato tantissimi altri argomenti (abbiamo anche parlato della grandezza dei metodi naturali per la conoscenza della fertilità) parlare con Beatrice è stato per me edificante e molto liberatorio!
Un uomo, un marito, un padre, un magistrato che da decenni fa parte attivissima del Movimento per la Vita: Pino Morandini ci racconta di quando scriveva le sentenze durante la notte perché parte del pomeriggio la dedicava ai figli e ad aiutare la moglie, ci racconta della denatalità e delle sue prospettive, ma soprattutto ci conferma che la vita è sempre da difendere, soprattutto per il bene della donna.
Con Rosaria Redaelli affrontiamo un tema molto caro alle ostetriche: quello dell'educazione sessuale ed affettiva.
"Pillola, Preservativo, Aborto": questi sono i tre pilastri dell' "istruzione alla genitalità" che vengono trasmessi nelle scuole con la scusa della prevenzione della violenza di genere e del bullismo. In effetti, tuttavia, l'educazione è ben altro. Il processo educativo possiede presupposti estremamente differenti.
Con Monica Boccardi affrontiamo un tema a me molto caro: quello della "Violenza Ostetrica". Partendo dalla primissima legiferazione contro tale dramma che descrive pratiche inequivocabilmente figlie di una mancata dignità verso la donna-madre, attraversiamo il problema della tecnomedicina che è riuscita a privare la donna del suo valore: la gestazione per altri, utero in affitto e maternità surrogata che dir si voglia, è un atto terribile contro la salute del bambino e una mercificazione abbominevole della donna. Ricordo che la petizione è sempre attiva:
https://laveramaternita.blogspot.com/.../assumiamoci-la...
Raffaella Pingitore, ginecologa: la libertà della consapevolezza sul proprio femminile strappa (fisicamente) alla medicalizzazione eccessiva (quella della quale le ostetriche si lamentano quando si parla di ospedalizzazione eccessiva, eccessivi cesarei e allattamenti non sostenuti) la salute della donna. Esperta in empowerment femminile, la dottoressa ci illustrerà l'importanza della competenza della donna e della fertility awereness.
Con Giorgio Ponte avevo intenzione di parlare di ragazzi, di educazione, di quella 'dolce fermezza' della quale necessitano i giovani quando sono confusi e debbono crescere. Tuttavia poi ne è venuta fuori, oltre che una chiacchierata di pedagogia, anche una catechesi sull'amore che Dio Padre ci riserva.
Giorgio Ponte, insegnante e scrittore, sull'amore che muove l'educazione verso i giovani.
Cristina Tamburini, esperta di antropologia filosofica e autrice, ci racconta della bellezza della fragilità come una risorsa del bene. Il bene, infatti, nonostante si viva in una cultura che induce bisogni che sono inesistenti, non è mai contraddittorio: quindi portare avanti la morale del Bene, perfeziona l'essere umano. Abbiamo anche dovuto parlare del fatto che per alcuni 'operatori della nascita' (nome quantomai fuorviante trattandosi di persone per le quali sussiste il diritto all'aborto) l'urgenza di quest'anno, dal punto di vista 'ostetrico' è stato 'privatizzare' (rendere personale e domiciliare) l'aborto farmacologico, e fornire pure alle minorenni la EllaOne: questo perché la denatalità non c'entra nulla con l'ideologia abortista. Quanto sbagliano costoro? E' il Bene quello al quale le persone non tendono.
E Cristina ce lo spiega molto bene.
Martina Carabetta è un'IBCLC che ha dedicato la sua vita all'allattamento. Come s'inizia ad allattare? Come si procede perché l'allattamento, esperienza relazionale fisiologica, duri sino a che bambino e mamma lo desiderino? Perché allattare?
Martina ci spiega tutto con chiarezza estrema e soprattutto ci lascia con una questione fondamentale: scegliere che un neonato non venga allattato non è solo privarlo di nutrizione, ma anche di difese immunitarie e psichiche.
Salvare una mamma dal non allattamento, significa salvare il suo bambino e tutti coloro che si relazionano sia con lei, che col bambino: la mamma che allatta aiuta le altre a farlo, il bambino allattato sarò più sano... e promuoverà l'allattamento quando vedrà la propria mamma allattare! Allattare un bimbo, salva il mondo intero!
Lo psicologo Psicoterapeuta Gabriele di Marco, papà, ci racconta la 'storia' della perdita della paternità e come, negli ultimi anni, si stia cercando di farla ri-nascere. Che ruolo possiede, il padre, nell'educazione al femminile e al maschile? Quale posto possiede la paternità nell'arco della vita del bambino e dell'adolescente, sin dall'attesa del nascituro?
Gabriele è anche co-fondatore del
Progetto Pioneer di Roma che attua percorsi formativi multidisciplinari per professionisti e educatori (quindi anche per genitori), sull'educazione sessuale e affettiva.
Attualmente la figura della madre è sotto attacco, ci dice Debora Donnini: dalla legge sull'astensione alla maternità che penalizza la relazione madre-bambino, alla evocativa 'parità di genere' che privilegia una cultura contro la donna, alla spietata bigenitorialità che parifica ruolo materno con ruolo paterno. Infine le parole di due pontefici verso la donna: molta dolcezza e tanto rispetto.
Con l'inizio dell'anno dedicato a San Giuseppe, inauguriamo le puntate, mensili, sulla paternità, facendoci benedire da un padre che viene da lontano. Don Antonello Iapicca è un sacerdote missionario in Giappone che scrive ed è aggiornato sull'attualità e la cultura. Ascoltiamo la sua catechesi sulla bellezza della maternità che fa l'uomo padre.
Daniela Visconti, esperta in diagnosi prenatale, incontra coppie che affrontano la durezza dell'ipotesi di una problematica che coinvolge il bimbo atteso. Quando accade questo, notoriamente la proposta ufficiale di molte cliniche è quella d'interrompere la gravidanza (il presupposto sullo sviluppo della medicina prenatale, purtroppo è questo), che però appare essere la soluzione che può solo prendere la coppia spaventata e inconsapevole. Quello che il team della dottoressa propone è una conservazione della gravidanza, la preservazione e a protezione della vita del bambino.
L'interruzione volontaria della gravidanza in caso di diagnosi complessa, infondo, è solo una branca della medicina difensiva che tende intenzionalmente a dimenticare alcuni elementi: il bambino possiede una dignità, la vita di ogni essere umano è preziosa.
Giorgia Brambilla torna a trovarci e questa volta l'argomento è l'amore. L'amore della madre verso il figlio e di ogni persona verso il proprio coniuge, scaturisce dalla cascata ormonale della quale il protagonista principale è l'ormone ossitocina: tuttavia è necessario distinguere l'essere umano dall'animale e imparare ad amare anche con la razionalità, oltre che con il cuore, essendo noi persone l'insieme indissolubile di mente, corpo e anima. L'amore è quindi un sentimento maturo, che mira a legare due persone che sono chiamate alla libertà di essere responsabili, anche oltre le difficoltà.
Testi suggeriti nel corso dell'intervista: "I cinque linguaggi dell'amore"; "Ossitocina: ormone dell'amore"; "Amore e Responsabilità".
Elisabetta Cobre, silenziosa e grande osservatrice, si racconta nella sua scelta di essere moglie e madre, per la sua famiglia. Suo marito, attore, è Giovanni Scifoni, che chiunque di noi conosce per la capacità di trasmettere la Fede con parole semplici e usando coinvolgere, nei suoi video, tutta la sua famiglia.
L'opzione di farsi "casa sulla roccia" per la famiglia, non è semplice né accolta con serenità dalla cultura moderna, ma Elisabetta ci trasmette questa semplice gioia.
Susanna Boretto, insegnante, ci racconta le mamme che vede da più di trent'anni, nel suo lavoro alla scuola dell'Infanzia. Nelle sue parole ritroviamo la gioia nella sua professione e uno spiccato spirito di osservazione verso i bambini: i loro timori e le loro mille potenzialità.
La bravura di Susanna è quella di mettere in luce gli odierni limiti dell'età adulta, con la possibilità che questa, proprio nella funzione genitoriale, rinasca per il bene del futuro, dei bambini.
Giusy d'Amico, Insegnante, Presidente e Fondatrice dell'associazione "Non si tocca la Famiglia", co-ideatrice dei Family Days, racconta con estrema competenza la situazione educativa del Paese, compiendo una premessa fondamentale: la delega verso la scuola, oramai totale, mostra una serie di problematiche enormi. Uno, tanto per affrontare l'ultimo, è l'oppressione culturale verso la donna che viene costretta all'ignoranza e alla banalizzazione della sua sessualità, fornendole anche il modo per non rimanere un "peso" per la società (EllaOne e pillole del giorno dopo). Questa e altre battaglie, per un futuro migliore e più dignitoso della donna, sono quelle che ogni giorno affronta chi comprende il proprio ruolo educativo e ha deciso di sacrificarsi per il prossimo e per la bellezza della vita.
Ana Maria Ramirez c'illustra alcune stonature della nostra cultura, collegate con l'allattamento: all'indomani delle politiche contro la cosiddetta transfobia, sarà sempre possibile definire come "madri" coloro che allattano o bisognerà effettuare un lavoro di restyling di Madre Natura, affermando che esistono solo "persone che allattano"? E da quando in qua, chi si batte per l'allattamento, non può ammettere che l'utero in affitto è un abominio e un crimine contro l'umanità?
In realtà le mamme, in quanto femmine della specie umana, sono fondamentali: questo ce lo dice la Teoria di Bowlby sull'Attaccamento e la relazione che si crea tra madre e nascituro dal primo momento della gestazione, sino ai primi tre anni di vita del bambino.
Rosaria Santoro è ostetrica e assiste
parti a domicilio. Attualmente promuove l'assistenza fisiologica alla nascita dato che, con la scusa del Covid19, le donne sono costrette a partorire sole e assistite male o non assistite, violando ogni
sano principio assistenziale scientifico. Rosaria, con altre donne e ostetriche, si fa portavoce di una violazione dei diritti della partoriente.
Rosaria Redaelli, ostetrica ed esperta di Metodi Naturali per la Regolazione della Fertilità, formatrice per le studentesse del corso di laurea in Ostetricia, ci racconta diversi eventi che ha vissuto nella sua vita professionale e personale: era presente, infatti, quando alcune donne idealizzate in favore dell'aborto, giravano la zona di Seveso per convincere le donne ad abortire figli ipoteticamente deformi che, invece, furono soppressi sani. Da questo argomento se ne aprono altri ad esso collegati indirettamente: l'educazione sessuale, la riduzione del dolore nel parto, la sospensione della fertilità... tutte problematiche che sono risolvibili apparentemente con l'ausilio di "pillole" o medicamenti esterni che nulla hanno a che fare con le risorse endogene che ogni individuo, ogni donna, potrebbe essere sostenuta a sviluppare.
Valentina Muraglie è una consulente familiare e una mamma adottiva che risponde a chi dice che adottare sia da "sfigati". L'utero in affitto è un atto di violenza ostetrica molto profondo che alcune persone vorrebbero fosse legittimato come solidale, in caso di infertilità o sterilità. Una delle portavoci di questa battaglia è la signora Maria Sole che lo chiede a gran voce, tramite l'associazione Luca Coscioni: la madre di Maria Sole si è fatta avanti in una discussione sul profilo della giornalista Monica Ricci Sargentini, sottolineando alcuni concetti che sono stati molto contestati. Sempre sul medesimo profilo, giorni dopo, la stessa giornalista riporta la discussione il cui messaggio è, per l'appunto, in argomento. Desidero specificare tutto questo poiché è utile anche per farsi un'idea in modo più chiaro.
Giorgia Brambilla è ostetrica, bioeticista e docente universitaria che, all'interno dell'argomento Violenza Ostetrica, ci parlerà della considerazione che il pubblico sanitario possiede nei confronti degli adolescenti e soprattutto delle donne che, malinformate e mantenute ignoranti dalla cultura pornificata, non hanno idea né di come funziona il loro corpo, né tantomeno di cosa sia realmente la 'contraccezione d'emergenza'. Nello specifico criticheremo la svendita della salute delle donne
decisa dall'AIFA che ha reso acquistabile senza ricetta la cosiddetta 'pillola dei 5 giorni dopo' (EllaOne).
Federica Mattei è una psicologa psicoterapeuta che ha fondato l'associazione Piccoli Angeli che ci parla della Violenza Ostetrica insita nella perdita durante la gravidanza: cosa c'è di più violento di un medico che, al momento di una diagnosi che prospetta una sindrome o una patologia fetale, non fa altro che consigliare l'aborto terapeutico?