domenica 22 agosto 2021

Una vita in più (sul rispetto alle madri e ai padri)

Io c’entro poco in questa storia. Oserei dire nulla. Quello che però Nostro Signore realizza, è incrociare le strade della vita delle persone, in modo che solo Lui può sapere che ne può venire qualcosa di buono. Ho lasciato la penna a Claudia perché tendo a riconoscere che la sua esperienza debba essere diffusa con parole sue. Io trarrò delle conclusioni, a questa storia assurda, perché è doveroso che io mi ponga non solo come mezzo, ma anche come fonte per comprendere meglio alcuni punti che potrebbero non essere chiari.



martedì 10 agosto 2021

Lila Rose vuole amare entrambi: Love Them Both è, infatti, uno dei suoi slogan. Ed è quello giusto perché definisce un concetto chiaro: le vittime dell'ideologia abortista sono due, il bambino che viene eliminato e sua madre. Ci sono due parole da dire ai pro-vita: la prima parola è "attenzione", la seconda è "compassione".

"Attenzione" perché la lotta per il diritto alla vita deve andare verso una sola direzione, ovvero quello della vita di entrambi: bambino, ovviamente, e mamma. Mi soffermo su quello che diverse volte leggo su social network quando ci sono post che parlano di aborto: le reazioni dei pro-vita sono sempre diverse. C'è chi prova pietà per un gesto di assoluta efferatezza compiuto da una donna illusa, e c'è chi - spesso tirando in ballo il Padreterno (che magari sa da solo cosa deve fare, verso chi riporre il suo perdono) - compie affermazioni atte a screditare la donna: «Avrebbe potuto darlo in adozione!!», per esempio, o il sempreverde «Assassine!!». 


Tratto da "Le sorgenti della Vita", documentario su Flora Gualdani

giovedì 3 giugno 2021

Piccolo vademecum contro il politicamente corretto in Ostetricia

Il sommo Poeta direbbe che "Era già l'ora che volge il disio", per cui è opportuno iniziare con fare chiarezza su alcuni punti che ritengo fondamentali, prima che tutto si faccia oscuro definitivamente. Sono alcuni spunti che ho maturato negli ultimi quindici anni che mi sono addentrata, con tutta me stessa, nell'ambito dell'Ostetricia. 
Negli ultimi periodi, complici le varie ideologie sull'inesistente parità dei sessi, la separazione di significato tra "sesso" e "genere", la dicotomia tra sessualità e procreazione, la tecnomedicalizzazione di tutti i processi femminili e lo sgretolamento del diritto alla vita, tutto quello che riguarda le donne è stato macellato, tritato, sminuzzato, parcellizzato. Questo non per consegnare qualcosa al patriarcato, ma certamente perché l'essere creatura femminile è stato visto, dalle donne, come qualcosa da erodere nella cultura moderna.
Cos'è accaduto? 
O meglio dovremmo chiederci cosa stia accadendo.


venerdì 14 maggio 2021

Il godimento nel dilaniare gli affetti dei bambini

Non possiedo una formazione giurisprudenziale e prima di compiere tutta una serie di affermazioni, ritengo necessario chiarire che scrivo in quanto ostetrica. Specifico che il termine ‘fisiologico’, che riporterò diverse volte, riguarda la descrizione di un processo biologicamente normale che avviene spontaneamente nel corpo umano: la norma, in fisiologia, esiste, e rimane tale sino a che non interviene qualcosa di esterno o interno che ne modifica il decorso, che diviene così patologico. Fisiologico non è sinonimo di naturale, poiché alcuni eventi naturali non sono fisiologici (un infarto è naturale, ma è patologico).
L'esperimento di Harlow: una delle pietre miliari della 'Teoria dell'Attaccamento'

L’allattamento è una relazione fisiologica.

lunedì 10 maggio 2021

Caro genitore, se non lo fai tu, lo faranno gli altri

Quando le bestie si accoppiavano nelle aie, si sapeva che tempo dopo sarebbero nati cani, gatti, puledri, vitelli, agnelli, capretti e pulcini. Quando una ragazzina "sviluppava", era ben consapevole di quello che sarebbe successo dopo sposata. Sì perché il matrimonio (da "madre") le garantiva il fatto di essere protetta, insieme coi suoi bambini. Le giovanissime donne crescevano molto abituate a vedere bambini di tutte le età e talvolta ad assistere ai parti. Si sapeva di cosa la puerpera aveva necessità: tempo, riposo e che qualcuno si occupasse degli altri figli e delle faccende. Quello che succedeva nelle case veniva gestito dalle donne, che chiacchieravano, si aiutavano, sopperivano alle difficoltà le une delle altre... La donna sapeva, crescendo, che il suo corpo era fatto per dare la vita!


mercoledì 13 gennaio 2021

1+1=2 fino a prova contraria: perché dico "NO" all'utero in affitto

Facciamo che non parliamo di quelle coppie omogenitoriali composte da ricchi uomini che hanno bisogno di un figlio (o più) per dimostrare che il loro è vero amore. Parliamo, invece, di coppie eterosessuali normalissime che non riescono ad avere figli. Provano rivolgendosi alla procreazione assistita, che già crea "morti e feriti" tra embrioni sacrificati e tutto il resto. Mettiamo però che la sterilità della coppia sia data da un difetto anatomico che impedirebbe una qualsiasi ipotetica gravidanza (che spesso termina con un aborto spontaneo): la domanda che sorge spontanea riguarda il da farsi. Perché il problema impellente è come avere un figlio possibilmente legato biologicamente ai genitori, almeno parzialmente.

giovedì 7 gennaio 2021

Bambini strappati

[I bambini] non sono intralciati da alcuna storia precedente e la loro tolleranza nei confronti dei genitori è illimitata. Ogni crudeltà psichica, cosciente o inconscia, compiuta dai genitori è difesa con sicurezza nell'amore del bambino dalla possibilità di venire scoperta.
[...] 
La dipendenza del bambino dall'amore dei suoi genitori gli renderà impossibile anche in seguito riconoscere i traumi che spesso restano celati per tutta la vita dietro l'idealizzazione dei genitori che avviene nei primi anni dell'esistenza.
[...]
La convinzione che ogni diritto stia dalla parte dei genitori e che ogni crudeltà - cosciente o inconscia - sia espressione del loro amore rimane radicata così profondamente nell'essere umano perché si fonda sulle introiezioni che avvengono nei primi mesi di vita, ossia nel periodo che precede la separazione dall'oggetto.
ALICE MILLER

"La persecuzione del bambino"
Le radici della violenza

Ed. Boringhieri


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